I Bandierai degli Uffizi, gruppo di sbandieratori del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino, già definiti in passato sbandieratori Ufficiali di Firenze vista l’appartenenza al Corteo e al Calcio Storico Fiorentino, istituzione dell’Amministrazione Comunale, nel corso della propria attività della fine degli anni 2000, iniziarono un percorso di grande espansione. La costituzione di un’associazione di “amici” dei Bandierai, che avevano a cuore lo sviluppo del gruppo in senso artistico e numerico, trovò numerose difficoltà e ostacoli. Alcuni erano stati superati con l’approvazione di percorsi di sviluppo che non erano mai stati inseriti all’interno del Corteo del Calcio Storico, il gruppo si comportava come qualcosa di prezioso e irraggiungibile, dove la partecipazione era subordinata alla conoscenza e alla garanzia di una presunta serietà di comportamento e mai aperta al grande pubblico, ai fiorentini che avessero voluto partecipare all’attività di sbandieratore o tamburino dei Bandierai degli Uffizi. Solo da pochi anni, per cercare di superare il problema da sempre posto e mai risoluto, si era passati alla nuova livrea delle bandiere con l’apposizione di una nuova simbologia universale al centro che facesse riconoscere da tutti l’appartenenza del gruppo alla città di Firenze, il Giglio Rosso.
L’utilizzo di dette bandiere, in luogo di quelle altrettanto belle delle insegne precedenti che potete ritrovare nel nuovissimo gruppo dei Gonfalonieri delle Magistrature, è stato un primo passo per far individuare immediatamente il gruppo di sbandieratori ufficiale al grande pubblico. Si, perché nel frattempo altri gruppi di sbandieratori, si erano impossessati del Giglio fiorentino per creare autonomamente altre compagini, che se pur non istituzionali, potevano dare adito a confusione, come del resto è stato per molti anni successivi e non ancora mitigato. Non era però sufficiente. La domanda, divenuta anche un modo di dire all’interno del settore, che veniva posta ai nostri sbandieratori o tamburi quando in corso di sfilata per le vie del centro cittadino, o sempre più spesso quando il gruppo si esibiva in provincia, in regione, in Italia o all’estero era. “…di dove siete? …da dove venite?”. Questa domanda suscitava nei ragazzi sentimenti di rabbia, (situazione che ho provato spesso anche io) impotenza e a volte anche reazioni tipiche dei fiorentini nei confronti degli interroganti. Ognuno di loro ha un proprio senso di appartenenza. forte e integrato nell’animo più profondo, i ragazzi si sentivano colpiti nell’orgoglio. Serviva qualcosa di ancora più incisivo, necessario soprattutto quando il gruppo dei Bandierai degli Uffizi di Firenze si esibiva, a volte, in modo autonomo, non integrato all’interno del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, nel qual caso il giglio di Firenze o il Gonfalone FIORENZA era presente e quindi individuabile inderogabilmente come Firenze.
Nei primi mesi del 2009, complice alcune indicazioni di utilizzo di programmi di grafica da parte di mia moglie, proposi la realizzazione di un “gonfalone” esclusivo del gruppo, l’idea fu subito osteggiata da alcuni, ma convinto della bontà dell’idea cominciai a comporre alcune possibilità grafiche di uno stendardo che potesse indicare il senso di appartenenza del gruppo a Firenze e indicasse i simboli essenziali di individuazione istituzionale. L’essenzialità e la sobrietà prevalsero e molto semplicemente, mantenendo il giglio fiorentino al centro, in basso la scritta Firenze e in alto il nome del gruppo la soluzione definitiva fu approvata da tutti e l’associazione si incaricò di pagare la realizzazione. Tutti i componenti del gruppo accolsero la novità con grande entusiasmo. Affidammo la realizzazione all’azienda più qualificata per la confezione di un gonfalone in città e fu realizzato da Emanuele Chiosi, per vari anni sbandieratore, che prese a cuore il lavoro realizzandolo con grande maestria e precisione con macchine e risorse artigianali interne all’azienda fiorentina.
Credo che a questo punto, dopo qualche anno passato a favore dell’utilizzo di questo gonfalone, dovremmo apporre apporre almeno tre riconoscimenti, anche applicando su di esso dei piccoli simboli o spille, o medaglie che facessero riferimento a coloro che sono scomparsi in questi anni e che hanno, ognuno a loro modo, dato il massimo per il gruppo. Leonardo per aver alimentato il gruppo con la sua incisività; Emanuele per la sua maestria nell’aver realizzato il Gonfalone; Filippo per essere stato sempre il bastian contrario, ma che poi è sempre stato in prima fila a sostenere le scelte di tutti.
Il Gonfalone dei Bandierai degli Uffizi di Firenze sfila nella sua bellezza con grande orgoglio per le vie di tutto il mondo, portando finalmente un segno comunicativo importante che era necessario per identificare immediatamente l’appartenenza e la rappresentatività istituzionale, così come quello del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e il Gonfalone di Firenze identificano una sola e unica città: FIRENZE.
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