Dopo qualche settimana dalla fine del Torneo di San Giovanni 2015 del Calcio Storico Fiorentino, vorrei ringraziare pubblicamente il Sindaco Dario Nardella, il Presidente del Calcio Storico Fiorentino Michele Pierguidi, la Presidente del Consiglio Comunale Caterina Biti, tutti i componenti del Consiglio per le Feste e Tradizioni fiorentine che mi hanno dato fiducia e che insieme al duro lavoro di tutti i volontari, del personale del Comune di Firenze, del Dr. Rodolfo Ademollo e delle società di servizi coinvolte, rimarrà l’edizione scolpita nella mia memoria e nella storia della mia famiglia, è stato il Torneo di Calcio Storico Fiorentino più bello tra quelli da me partecipati degli ultimi decenni.
L’incarico di Direttore ricevuto a pochi giorni dall’inizio del torneo mi ha permesso comunque di entrare a pieno titolo all’interno dell’organizzazione e grazie anche alla collaborazione di tutti, il lavoro è stato portato a termine e ha reso possibile il grande successo della manifestazione di quest’anno.
Sono state affrontate le difficoltà che di norma si riscontrano in un evento di questa portata e che in parte siamo riusciti ad aggiustare, abbiamo individuato numerose criticità che nel tempo andranno risolte e che necessiteranno di interventi mirati e definitivi.
Siamo determinati a proseguire nell’opera di riorganizzazione del Corteo Storico e nella continuazione del lavoro già fatto per le edizioni del Torneo di San Giovanni del Calcio Fiorentino di quest’anno. Abbiamo iniziato a pochi giorni dal Torneo una “Chiamata alle Armi” che si è rivelata entusiasmante nei numeri. È una selezione permanente di fiorentini che vogliono partecipare come figuranti al Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, accettandone le regole e i tempi di arruolamento. Ad oggi oltre 270 persone hanno richiesto di partecipare, alcuni di loro hanno avuto la possibilità di indossare un “abito storico” del XVI secolo già da questa edizione del Torneo, altri verranno chiamati in seguito per integrare i gruppi di armati, musici, sbandieratori, balestrieri e tutte le altre figure che fanno parte del Corteo.
Noi facciamo Rievocazione Storica, manteniamo le più rigide caratteristiche del “Living History” e del “Historical Reenactement”, siamo un Corteo Militare del XVI secolo e facciamo riferimento a quella famosa partita di Calcio Fiorentino del 17 febbraio del 1530 tra Verdi e Bianchi.
La storia di Firenze non si cambia, ma una nuova organizzazione delle manifestazioni e del Corteo Storico si rende necessaria, soprattutto nel segno del rinnovamento dei mezzi di gestione delle risorse e negli obbiettivi rievocativi del corteo stesso. Puntare sulla qualità delle manifestazioni ed evitare inutili esibizioni dove la nostra storia non ha modo di essere rappresentata nella giusta maniera e nei giusti contesti, consci del fatto che il Torneo del Calcio Storico e tutto il Corteo hanno avuto il grande successo che si meritano.
Molto è stato il duro lavoro, spesso nascosto, che è stato fatto da parte di numerosi volontari e non e dalle cariche più rappresentative del Calcio Storico, nonché di tutti i suoi componenti. I rapporti con le squadre, sempre molto difficili, hanno trovato nel Presidente, nel Comitato e nei rappresentanti dei Colori soluzioni positive ed il risultato lo si è visto sul campo.
Per quanto mi riguarda, non potevo chiedere di più al pubblico e ai componenti del Corteo. Ci sono stati momenti difficili che ho superato trovando una grande collaborazione, anche da parte del mio predecessore, con tanta voglia di far bene, questo dimostra il vero amore per la città.
Poche ma significative sono state le modifiche che ho voluto inserire per questa edizione.
La prima, che ritengo molto importante, è stata quella di togliere il Gonfalone di Firenze e la Famiglia di Palazzo dai margini del campo di Santa Croce portandola al centro dello schieramento, posizionandola di fronte alle più importanti autorità e alla tribuna d’onore; era un gesto dovuto perché il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina è quello della città e con il Giglio Rosso in campo bianco deve essere rappresentato. Tutti lo devono vedere e potersi identifiare.
La seconda è quella di aver sostanzialmente modificato la cerimonia che ho chiamato “dell’accoglienza” che da sempre si svolge in Piazza della Signoria. Il Corteo Storico che parte da Santa Maria Novella raggiunge attraverso via dei Calzaiuoli, Palazzo Vecchio. Si è preferito dare degna collocazione al Gonfalone di Firenze ed a tutte le autorità presenti spostando la delegazione composta dal Sindaco di Firenze, dal Presidente del Calcio Storico Fiorentino, dal Magnifico Messere e dal Presidente del Consiglio Comunale, sull’Arengario di Palazzo Vecchio. Le autorità sono circondate da una coreografia di Madonne Fiorentine che ingentiliscono il quadro d’insieme. La modifica ha avuto un bel successo dovuto anche dal fatto che il Corteo Storico senza denaturarsi, si posiziona nella parte anteriore parallelo all’Arengario pronto per il Saluto alle autorità.
Un riferimento alla “Cerimonia del Saluto” detta popolarmente “Saluto alla Voce”, molti di voi avranno notato una diversa intonazione e alcune variazioni nel testo, ebbene ho solo recuperato le stesse parole coniate da Alfredo Lensi nella prima edizione del Gioco del Calcio Fiorentino della “riesumazione” del 4 maggio 1930.
Il lavoro è appena cominciato, il percorso non sarà una bella passeggiata all’alba lungo i sentieri delle colline fiorentine, sarà forse tortuoso e ripido, ma la nostra forza è nella perseveranza e nella consapevolezza che la città risponde sempre in modo positivo ai miglioramenti e considera sempre fruttuoso l’impegno di chi li attua.
Ringrazio infine tutti coloro che mi hanno dato una mano, quelli che mi sono stati accanto in questi giorni come Enrico e Nathasha, portando avanti con me il programma in modo diretto, consapevole e conclusivo.
Dedico questo bel successo ad un amico, Giuseppe Allori, classe 1966 come me, amico di giochi dell’infanzia che ho ritrovato da poco tempo, ma che sono sicuro non mi ha mai dimenticato; ha sicuramente seguito il Calcio Storico con profonda passione e determinazione, la stessa che usa mentre lotta come un vero guerriero la sua battaglia personale, una battaglia molto difficile!
Auguro a tutti una buona estate, una buona vacanza e di ritrovare, dopo le meritate ferie, lo stesso entusiasmo che ci ha caratterizzato in queste ultime settimane.
Grazie a tutti! Viva Fiorenza!